December 21, 2022

Around the Web: Presentazione della Collana di Studi Carlisti

Photo courtesy of Ernesto il Disingannato
Source: Ernesto il Disingannato: Per liberarsi dal velo dell’inganno propagandistico [Martedì 20 Dicembre 2022]

Introduzione di Diego Benedetto Panetta

Buonasera a tutti [...]


Quando ho appreso dal prof. de Antonellis dell’intenzione di voler presentare qui a Gaeta la Collana di Studi carlisti, sono stato sin da subito entusiasta per evidenti ragioni e storiche e valoriali.


Perché, vedete, considerare il solo elemento storico, il puro dato evenemenziale, privo della dimensione di senso che lo sorregge e lo sostanzia, equivale a parlare una lingua monca. Considerare la storia come un insieme di eventi dal quale non si può trarre alcun significato di fondo, alcun valore, considerare pertanto la storia da un punto di vista assiologicamente neutro, comporta la negazione della stessa funzione della storia quale magistra vitae.


La Collana di Studi che andremo a presentare, invece, è definita particolarmente da quell’aggettivo: “carlisti”, il quale esprime l’ordine dei valori nei quali ci si muove. Francisco Elías de Tejada osserva che la ragion d’essere del Carlismo sta nel sentirsi “l’erede delle vecchie Spagne, il continuatore della Controriforma, l’ultimo innamorato dell’ideale di una Cristianità cattolica” (Il Carlismo, trad. it., Solfanelli 2018, p. 72).

Sorta come movimento dinastico durante gli anni ’30 del secolo XIX, la nascente Comunità carlista raccolse sin da subito, tra le proprie fila, non solamente dei semplici sostenitori del “reclamante” al trono Don Carlos María Isidro (1788-1855), ma innanzitutto e in particolar modo, coloro che desideravano continuare ad essere gli “eredi delle vecchie Spagne, i continuatori della Controriforma, gli ultimi innamorati dell’ideale di una Cristianità cattolica”.


Ebbene, se il Carlismo, dunque, attraverso la persona di S.A.R. Sisto Enrico di Borbone, rappresenta ancor oggi il frutto più maturo e l’eredità più feconda delle Spagne; se rappresenta ancor oggi quella Cristianità in atto nei secoli, ecco allora che ben si comprenderà l’orgoglio e la soddisfazione di presentare a Gaeta, con degli illustri ospiti, una collana di studi che si occupi di approfondire ed analizzare il suo ideario.

Nei giorni che hanno preceduto questo incontro, ho provato a verificare se in qualche modo lo stile o modo d’essere ispanico, per dirla con García Morente, collimasse con l’atteggiamento e il ruolo svolto nella storia da Gaeta, nelle sue diverse scansioni temporali, ovvero prima da Repubblica marinara costituitasi in Ducato autonomo e, infine, da insigne città del Regno di Napoli.


Consentitemi, pertanto, solo pochissimi minuti per dare qualche piccolo input su Gaeta e sul ruolo che ha avuto nella storia, che di certo non inizia e finisce nella sola, per quanto gloriosa, epoca borbonica. Continue reading