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Soccavo, Ritrovato un Dipinto “Perduto” di Massimo Stanzione
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Madonna di Costantinopoli |
Reprinted from Il Crivello.itSecondo lo storico dell'arte Giuseppe Porzio la pala d'altare raffigurante la "Madonna di Costantinopoli", di grande valore artistico, sarebbe stata realizzata in piena epoca barocca. Dopo il restauro sarà esposta nelle sale del Museo diocesano di Pozzuoli.
La notizia è sicuramente una di quelle che farebbero emozionare qualsiasi amante dell’arte e della cultura: all’interno della parrocchia di Santa Maria delle Grazie a Soccavo, popoloso quartiere della periferia occidentale di Napoli, più precisamente nella cappella dedicata a San Donato, è stato ritrovato un antichissimo dipinto realizzato dal pittore Massimo Stazione, tra i massimi esponenti del Barocco napoletano. La pala d’altare, finora rimasta ignota e custodita nella cappella partenopea nel più totale anonimato, è stata scoperta da Giuseppe Porzio, docente di Storia dell’arte presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, il quale ha riconosciuto l’opera dopo un lungo e attento studio commissionato dall’ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici. Continue reading
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La Tradizione Napoletana nel Regno di Napoli
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Carlisti |
Reprinted from IMG PressAvevo promesso in conclusione del suggestivo studio di Francisco Elias de Tejada, “La Monarchia tradizionale” di sviluppare il tema dell’ultimo capitolo in riguardo al Regno di Napoli. De Tejada, studioso e filosofo spagnolo, nonché esponente del carlismo politico spagnolo, è vissuto a Napoli per sette anni, peraltro sposando una donna napoletana.
Nella parte conclusiva del testo, pubblicato in Italia per la prima volta, dalle Edizioni dell’Albero nel 1966, affronta il tema della tradizione di Napoli, per certi versi si tratta di un inno alla napoletanità. È uno studio che Tejada aveva accarezzato già dagli anni dell’infanzia. E’ un richiamo del sangue che lo ha spinto “a cercare notizie su quel paese azzurro e oro in cui le memorie dei miei antenati e la curiosità dell’incantesimo tessevano leggende”, nonostante tutto senza mettere piede in via Toledo. Già si sentiva Napoletano di cuore. I suoi antenati erano partiti da Napoli tre secoli fa ai tempi del re Filippo IV, per stabilirsi in Estremadura. Continue reading